Mentre l’uragano Ian investe la Florida, l’onda lunga generata dalla sterlina inglese in caduta libera investe i mercati che crollano a picco.
Intanto voci più o meno attendibili affermano che Nordstream non potrà più ripartire.
Un’altra settimana di quaresima, dunque, sui mercati finanziari. Che sembrano non riuscire a venire fuori dalla bufera.
Ma che cos’è successo?
Il piano della Truss non piace ai mercati: la sterlina inglese in caduta libera
Indice
Contributi per 60 miliardi di sterline e taglio delle imposte.
Questa è la ricetta britannica presentata, senza proiezioni di bilancio e copertura, una settimana fa da Liz Truss, nuovo primo ministro inglese, che ha varato il più grande pacchetto di aiuti dal 1972.
Tutto in una situazione economica già di per sé accesa da un’inflazione che non accenna ad arretrare e la BoE ( Bank of England) che sta rialzando gli interessi.
Per approfondire: GB: Nuovo Primo Ministro e politica economica american style contro l’inflazione
E il piatto non piace ai mercati.
Così la moneta inglese, questa settimana, crolla toccando il minimo di 1,035 $ (valore sterlina minimo) e fa il paio con il rialzo del rendimento dei titoli di Stato britannici.
Un’onda lunga che arriva lambire gli altri stati contagiando i bond di altri Paesi.
Le conseguenze
Il rendimento dei BTP, nei giorni scorsi, è schizzato, così come i Bund tedeschi. Fino a pochi mesi fa in negativo, nell’ultima settimana hanno stampato una rendita pari a +2,09%.
Tempesta perfetta diremmo, se si trattasse di un bollettino meteo.
Ma non lo è
E il timore che i tagli possano gonfiare debito pubblico e costo della vita, alimentando malcontento e proteste già molto evidenti nel Regno Unito, è concreto.
Preoccupando non poco tutti i mercati. Che hanno risposto con un’immediata discesa.
Ricordiamo che l’inflazione, in Inghilterra è poco sotto il 10%, la più alta dei paesi del G7.
E a nulla è valso l’intervento di Bank of England. Che ha ribadito l’obiettivo inflazione al 2%, affermandosi pronta ad intervenire con ulteriori rialzi dei tassi qualora si rendesse necessario.
Le borse hanno continuato a perdere bruciando milioni di dollari.
Così, insieme al “totorialzo” ( c’è chi scommette un +0,75 entro pochi giorni), si è diffusa paura e l’incertezza in tutto il continente.
Il problema, infatti, è che i rialzi, soprattutto massici e ravvicinati, danneggiano l’economia reale.
Un esempio?
Apple sta pensando di diminuire la produzione IPhone 14 a causa di un calo della domanda del 2,5%, secondo quanto riportato dalla nota agenzia Bloomberg due giorni fa.
Si tratta di una notizia emblematica che conferma i timori.
Lo spettro recessione, causato appunto dall’aumento del costo del denaro, unito all’inflazione galoppante, alle vicende geopolitiche e alla crisi economica cinese, pesa sull’intera domanda globale di elettronica, in questo caso, ma in generale su tutti i comparti dell’economia.
E gli investitori, affamati di liquidità, ritirano le loro offerte dal mercato, alimentando ribassi, e investono in Titoli di Stato a breve più sicuri ( i rendimenti di conseguenza impennano).
Meracati news
Oggi il FTSE MIB, dopo 5 giorni di ribasso, è in ripresa, come tutti gli altri indici.
Ma c’è poco da festeggiare.
Questa settimana ci ha abituato all’incertezza e alla volatilità. Quindi è possibile che Lunedì si torni ad assistere ad un nuovo calo.
Il Gas che ieri era tornato sotto i 200 euro, scontando la notizia che la Germania stanzierà un fondo anticrisi per finanziare il tetto al prezzo, oggi ha ripreso a salire toccando i 202 euro.
Un mini rialzo, sintomo di volatilità che costerà alle bollette italiane un +59%, a partire da ottobre.
Il petrolio, invece sembra aver momentaneamente arrestato la sua discesa e sta tradando sugli 80$ a barile. Una cifra, però, sempre troppo bassa che non allontana l’indicazione della recessione.
E la sterlina?
Quanto vale una sterlina oggi?
1,1226$ in leggera ripresa dopo il massiccio intervento della Bank of England. La BoE, infatti per scongiurare che la divisa inglese scenda sotto la parità con il dollaro e il massimo aumento del debito, ha deciso di intervenire acquistando titoli di debito a lungo termine (20 e 30 anni).
Manovra, insieme allo stop di un’asta di titoli per un valore di 838 miliardi di £ , che ha fatto rimbalzare la moneta britannica da1,0357 alla quotazione sterlina di oggi.
Infine le criptovalute.
Sterlina inglese in caduta libera, Nord Stream e Bitcoin
Anche Bitcoin ha risentito , come era prevedibile, dell’onda lunga dei mercati.
Lunedì è scesa sotto la soglia psicologica dei 20K toccando i 18.800$ in poche ore.
E molte sono state le speculazioni.
Non ultima l’ipotesi che a causare la repentina discesa, in realtà fosse stato l’incidente (o sabotaggio) a Nord Stream: In realtà le tempistiche non coincidono.
Infatti, mentre veniva diffusa e successivamente confermata la notizia, Bitcoin stava salendo.
Dunque improbabile che la vicenda abbia impattato sull’andamento del prezzo di BTC, se non in modo davvero marginale consolidando gli effetti di altri vicende.
Una su tutte un ulteriore rialzo dell’indice del dollaro. Storico nemico delle criptovalute.
Più plausibile, invece, la paura e l’incertezza che ormai da tempo aleggia sui mercati.
Che, come abbiamo visto, è stata incrementata dall’evolvere della situazione economica e politica della Gran Bretagna.
Onda lunga inglese che ha lambito le sponde del mercato crypto?
Possibile.
Ancora più probabile è che Bitcoin abbia semplicemente scontato la notizia dell’imminente sterlina in caduta libera per poi riprendersi Martedì.
Confermando la resilienza che continua a mostrare ormai da settembre ad oggi. Dopo il calo che ha accompagnato l’inverno crypto.
Ad oggi BTC sta scambiando a 19.549$ poco sotto i 20k confermando il range laterale in cui si sta muovendo da ormai due mesi.
Detta facile, sembra che gli eventi epocali che stanno accadendo nel mondo non scalfiscano più di tanto l’andamento del prezzo della moneta virtuale più capitalizzata. E che davvero BTC assorba molto meglio di altri asset le cattive notizie.
Intanto sul grafico è comparsa un’interessante divergenza prezzo volume che potrebbe far sperare in una reazione da parte dei tori.
Non ci resta che rimanere a guardare i prossimi sviluppi.
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