Cosa sta succedendo a Bitcoin?
Un nuovo massimo mensile in un contesto di rallentamento del dollaro e di ripresa dei mercati azionari.
Se ancora non si può parlare di bull run, si può però affermare che la rottura dei 20k avvenuta ieri, lascia ben sperare.
Vediamo tutto nel dettaglio
Bitcoin: +5% in 24 H
Indice
Nonostante i dubbi, la resistenza psicologica a 20K ieri ha ceduto facendo registrare un nuovo massimo.
E la moneta virtuale più capitalizzata sembra volersi gettare alle spalle l’affaire Credit Swisse e le complicate vicende macroeconomiche puntando al nuovo target a 21K.
Per approfondire: Credit Swisse: che cosa sta succedendo alla banca svizzera?
L’analisi degli esperti è, infatti, focalizzata su questo nuovo target che ritengono assai plausibile, anche se la pressione di vendita è ancora molto forte.
Va detto però, che nonostante le bufere che hanno investito i mercati finanziari negli ultimi giorni, i Bitcoins hanno dimostrato un’insolita resistenza scendendo solo occasionalmente sotto i 19.000 dollari, per poi riprendersi immediatamente.
Anche durante il crollo della sterlina inglese che ha martoriato tutti i mercati
Segno, questo, che i tori non mollano la presa.
Sarebbe, dunque, confermato il supporto a 19.500$ e i rialzisti si augurano che la quotazione Bitcoin prosegua speditamente sopra i 22k. Nei prossimi giorni.
Va detto che il contesto finanziario generale, ieri, dopo la parziale marcia indietro del Primo Ministro Inglese Truss, è cambiato.
Il dollaro ha frenato la sua corsa stampando un 111 e aggredendo il supporto consolidato nel mese di settembre.
Inoltre, anche i mercati azionari, hanno scontato la notizia impegnandosi in un rally che ha visto i principali indici ampiamente in positivo.
Ecco come si presenta oggi il grafico Bitcoin in tempo reale

BTC oggi trada poco sopra i 20,1K, in leggera perdita rispetto a ieri ( -1,1%), ma gli esperti restano moderatamente ottimisti.
Il Fear and Greed index, oggi, registra un 25. Sempre in zona estrema paura, però in rialzo rispetto alle settimane e al mese scorso.
Bitcoin cosa sta succedendo? Il dietro le quinte
A farci riflettere sulla domanda “Bitcoin cosa sta succedendo?” entrano in gioco i miners.
Cioè coloro che fanno Bitcoin mining, validando e registrando le transazioni sul ledger ( registro) condiviso dietro un certo compenso in BTC. La cosiddetta Proof of Work.
Per approfondire: Bitcoin: che cos’è, come funziona e come investire
I Bitcoin miner sono, in un certo senso, gli indicatori della salute della moneta virtuale.
Il dato interessante è che da Agosto ad oggi il numero dei blocchi minati ogni giorno sono cresciuti a fronte di una certa riduzione del valore Bitcoin dollaro.
Detto in numeri, ci troviamo un incremento del 35% contro una riduzione del 10%.
Il che va contro ogni logica pratica.
Per dirla facile, meno guadagni implicherebbero una riduzione delle spese e dunque un taglio al mining. Perché minare bitcoin è costoso e richiede moltissima energia.
Invece ci troviamo nella situazione opposta.
D’altra parte va ricordata la legge di mercato secondo la quale i professionisti acquistano e detengono proprio quando i prezzi degli asset sono bassi.
Diverse, in questo caso, sono le interpretazioni possibili che contemplano anche un miglioramento tecnologico delle macchine utilizzate per generare Bitcoin. Che aumentando la velocità aumenterebbero anche il numero dei blocchi estratti in una certa unità di tempo.
Per questo motivo e in coerenza con quanto detto, la spiegazione più plausibile sarebbe quella offerta da PlanB. Ovvero il fatto che i miners sarebbero in fase di accumulo in vista di un rialzo.
Holdando i BTC guadagnati a un prezzo più basso, infatti, una bull run nei prossimi mesi potrebbe fruttare interessanti guadagni.
Ovviamente non è possibile confermare quanto detto, ma osservando la breve vita del mercato criptovalutario, in particolare di BTC ci sono evidenze che depongono a favore di questa teoria.
Così come è accaduto nel 2013 e il 2017.
Insomma, secondo questa ipotesi, non è peregrino attendersi che il prezzo medio del 2022, alla fine dell’anno, sia più alto di quello del 2021.
E probabilmente, è proprio su questo che i miners di tutto il mondo stanno puntando, aspettandosi una ripresa consistente nel corso di questi mesi.
Il mercato delle altcoin

Nel frattempo le altre criptovalute, alla domanda “Bitcoin che cosa sta succedendo?” rispondono con interessanti reazioni.
Tentando di invertire il trend.
In particolare sono state Ethereum e Ripple (XRP) a guidare, ieri, la performance.
Ether ha toccato i 1369,97$, senza però riuscire ad affrancarsi dal laterale nel qual continua a muoversi da ormai diverse settimane. Nonostante sia stato lanciato con successo l’aggiornamento Merge. Sula quale si riponevano molte aspettative.
Va detto, come già approfondito, che l’impatto dell’aggiornamento si vedrà nel medio e lungo termine. In ogni caso è stato registrata un’accelerazione nella velocità di creazione dei blocchi sulla blockchain di ETH. Passando da 6.000 a 7.100 blocchi al giorno, ha stampato un +18%.
Merge, pensato per il passaggio da Proof of Work a Proof of Stake, come immaginato, sta impattando positivamente su tutto l’ecosistema della seconda criptovaluta più capitalizzata.
Il che potrebbe davvero dirottare l’interesse di molti investitori, aiutando la ripresa del prezzo che oggi si attesta a 1344$. Leggermente inferiore al massimo di ieri, ma con un orientamento al rialzo.
Leggi anche Merge di Ethereum un impatto a lungo termine
Anche Ripple ha stupito affrontando con decisione una resistenza di lungo corso e rimbalzando convintamente sul supporto, che sembrerebbe piuttosto solido.
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